Atlante dell'infanzia a rischio

Introduzione

Quest’anno apriamo il nostro Atlante dell’Infanzia a Rischio con un approfondimento sui ragazzi garibaldini, nell’occasione dei 150 anni dall’unità d’Italia, che però non vuol essere solo un omaggio ma anche un inconsueto strumento d’indagine.
Infatti seguire quegli adolescenti che sognarono in qualche modo la Patria che viviamo, ci permette anche di confrontare la “giovane Italia” di allora con quella attuale. E se è scontato il generale miglioramento di tutti gli aspetti economici sociali, per molti versi incomparabili rispetto all’Italia preunitaria, è anche vero che seguendo le storie dei ragazzi garibaldini vengono alla mente similitudini a volte inquietanti.
Per esempio mi ha colpito la storia di Giuseppe Marchetti, dodicenne e di spirito ardito che si arruola con il padre, partecipando allo stesso sogno, alla stessa utopia del genitore. Giuseppe scampò alla guerra, per morire tuttavia a soli 24 anni di tubercolosi, in un vicolo napoletano e in assoluta povertà. Ebbene, nell’Italia del 2011 quante storie di ragazzi sono assolutamente simili? Non sarà più la guerra, né la tubercolosi, ma il sogno infranto, l’opportunità sprecata, il disagio umano e la povertà assassina, sono sempre le stesse!

Questi confronti, del resto, hanno anche un chiaro scopo provocatorio: non si vuole minimizzare affatto lo straordinario progresso fatto fin qui dall’Italia, ove la qualità di vita dei nostri bambini e ragazzi è mediamente impareggiabile rispetto a quella del secolo scorso; ma si vuole richiamare l’attenzione su quanto poco, al di là di chiacchiere ipocriti, si valuti l’importanza dell’Italia giovane, nel nostro paesi di vecchi (e fossimo almeno saggi…). Per altro che la situazione generale dell’infanzia e adolescenza stia peggiorando è evidente, dati alla mano, e molte delle mappe di questo Atlante, lo dimostrano duramente.

A causa di questa minacciosa china, Save the Children, da 90 anni impegnata in ogni parte del globo per proteggere l’infanzia più povera e deprivata del mondo, è tornata ad investire tempo, risorse e passione in difesa dei bambini e degli adolescenti italiani, e di quel meraviglioso arcipelago di associazioni di volontariato, di solidarietà e assistenza sociale, che rappresentano ben il dieci per cento della nostra popolazione e nelle quali sono spesso attivi migliaia di ragazze e ragazzi minorenni. Giovani volontari, dunque, epigoni dei ragazzi garibaldini, che come loro sognano ancora l’Italia che deve venire.
Save the Children è e rimarrà al loro fianco.

Valerio Neri - Direttore di Save the Children
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